La tinteggiatura

 

Oggi di tinte per colorare il legno ce ne sono di tanti tipi: prodotti chimici concentrati che possono essere sciolti in acqua o in alcool, mordenti ad acqua che si ricavano dal mallo di noce e dall'estratto di mogano, tinte ad alcool che possono servire anche per colorare la gommalacca.

Per il restauro, ovviamente, non è opportuno usare tinture chimiche moderne (che invece vanno benissimo per i mobili in “stile moderno”), gli amatori del restauro che vogliono seguire una prassi più ortodossa devono usare tinte tradizionali come i mordenti ad acqua o ad alcool.

 

-Mordenti ad acqua: si presentano in granuli che si sciolgono in acqua tiepida. L'intensità del colore

è data dalla quantità di prodotto sciolto. E' conveniente iniziare con piccole quantità e fare dei provini su pezzi di legno fino a quando non si raggiunge la tonalità desiderata.

I mordenti maggiormente usati sono quello noce, mogano, ciliegio e palissandro, una volta sciolti possono essere mescolati per ottenere varie tonalità, per esempio si può aggiungere un po' di mogano al mordente noce per dargli una sfumatura di rosso che rende il colore più caldo, viceversa si può aggiungere un po' di noce al

mogano per scurirlo.

 

Bisogna tener presente che il mordente una volta asciutto cambia colore, ma lo riacquista quando si passa la finitura (gommalacca, cera o, vernice).

  Viene steso usando il pennello o meglio una spugna morbida, prima che il mordente venga assorbito dal legno o si asciughi si passa uno straccio per togliere l'eccesso e uniformare la tinta, questo in particolar modo sui legni porosi (abete, pino, castagno ecc.).

 

E' Importante, prima di tingere, bagnare il legno con acqua usando uno straccio, una volta asciutto

carteggiare leggermente con carta abrasiva media (220), in questo modo si attenua il fenomeno del rigonfiamento

 delle fibre, sempre presente con le vernici ad acqua.

Alcuni per rendere la tinta più uniforme e con meno macchie usano passare una mano di gommalacca per poi carteggiare leggermente (220) e successivamente, passare il mordente.

Con questo tipo di tinta si può usare una finitura trasparente ad acqua o sintetica.

 

-Tinte ad alcool: in genere si presentano in polvere e si sciolgono in alcool 90°.

Anche in questo caso l'intensità del colore è data dalla quantità del prodotto sciolto.

E' conveniente usare queste tinte per colorare piccoli pezzi o per fare dei ritocchi in quanto, essendo

ad alcool, hanno un'asciugatura rapida che rende difficile il controllo della colorazione.

Si passano col pennello lungovena il più velocemente possibile e subito dopo, si passa uno straccio in modo da eliminare gli eccessi e uniformare la tinta.

Le tinte ad alcool possono essere mescolate tra loro per ottenere il colore desiderato e si possono usare per colorare la gommalacca.